Recensione Dead Space 3

In Dead Space 3 impersoneremo ancora Isaac Clarke,che questa volta si rimette in gioco per dire basta una volta per tutte alla storia dei marchi e di chi li sostiene. Come nei precedenti capitoli saremo accompagnati e supportati da una squadra,che aiuterà Isaac durante l’avventura. Dopo la conclusione di Dead Space 2, Isaac ha tentato di rifarsi una vita cercando una volta per tutti di chiudere con il marchio. Ma gli unitologisti a capo di Danik riescono  a rimetterlo in gioco,costringendolo nuovamente a tornare in giro per lo spazio. La squadra di Clarke sarà composta Norton,Ellie,Santos,Carver e Buckel.

Il gameplay di Dead space 3 è rimasto pressochè invariato,cosi come il level design dei livelli che andremo a giocare. Questa volta rispetto ai precedenti capitoli il gioco perde un pò la componente survival horror a favore di un approccio di gioco un pò più action. Il numero di necromorfi che andremo ad affrontare sarà molto superiore rispetto ai precedenti e saranno molto più tosti da buttare giù. I livelli sono quelli classici a “corridoio”,ma comunque questo non è un male,anzi. Tutte le sezioni che affronteremo sono realizzate veramente bene e riescono a non annoiare mai tenendo il giocatore sempre sull’attenti. Questa volta poi le location sono parecchio varie e alcune  sezioni nello spazio aperto sono bellissime. Da notare che questa volta oltre alla storia principale si potranno affrontare anche delle quest secondarie(che principalmente servono per raccogliere risorse ed upgrade) ed alcune missioni da giocare coop-op con un amico online,e in questo modo la longevità nè risente in positivo. Il gioco inizialmente stenta un pò a decollare,colpa anche degli scontri a fuoco con gli unitologisti. Infatti questi non sono ben realizzati,ma sono comunque una componente che durante il gioco non affronteremo frequentemente. Per l’occasione Isaac potrà effettuare due nuove mosse,ovvero si potrà abbassare per ripararsi e potrà rotolare. Personalmente non ho quasi mai utilizzato queste mosse,trovandole un pò inutili nel 90% del gioco. In ogni modo da quando si scende su Tau Volantis inizia un altro gioco davvero,più avvincente ed emozionante.Per il resto la base di gioco è quella collaudata dei precedenti episodi; potremo cambiare e potenziare la tuta di Isaac,cosi come tramite i terminali sparsi per il gioco potremo costruire e potenziare le armi da portare dietro. L’aggiunta più pesante sul gameplay è appunto la possibilità di potenziare le armi tramite schemi di potenziamento,ma anche creare da zero la propria arma.Potremo scegliere il tipo di mirino,accessori aggiuntivi e quant’altro per fare un arma su misura. Nota dolente però è l’interfaccia di questo sistema di creazione portata pari pari dalla versione console che ho trovato scomodissima e poco chiara(si riesce a capirci qualcosa dopo 3-4 ore di gioco).

Durante i livelli ci saranno alcuni pannelli da hackerare per poter aprire delle porte,ed anche qui si poteva realizzare qualcosa di meglio(bisognerà infatti spostarsi con mouse e tastiera). Come dicevo la componente puramente horror è stata un pò abbandonata e lo si nota principalmente dal numero di necromorfi(molto vari ed anche a volte buffi) che ci troveremo ad affrontare. In alcune sezioni ho contato fino a 10-15 necromorfi da buttare giù,il che fà calare vertigionosamente la componente “paurosa” a favore di quella splatter. Le armi inoltre sembrano a volte inefficaci,costringendoci ad usare parecchie munizioni per buttarli giù. Ho trovato soltanto 2-3 armi con cui la cosa risulta un pò più facilitata. Personalmente avrei preferito ancora l’effetto sorpresa a quello “mattatoio”.In effetti la prima componente e quasi scomparsa,perchè ormai si sà già in anticipo da dove uscirà il mostro di turno. Altra nota un pò dolente sono i checkpoint,posizionati abbastanza bene nella storia principale e praticamente assenti in quella secondaria(ti costringe a farle tutto d’un fiato). Ho concluso il gioco a livello di difficoltà “impossibile” ed in alcuni frangenti il gioco è stato davvero ostico. Inoltre la longevità è stata ottima,il counter di gioco alla fine segna 18 ore.

Tecnicamente il gioco non è male essendo un porting e la visione d’insieme è ottima.Alcuni scorci arrivati sul pianeta ghiacciato e verso la conclusione del gioco sono veramente epici. In generale comunque le texture sono un pò slavate,sopratutto quelle sui pg. Invece nell’insieme gli effetti di luce e volumetrici sono ottimi. Nota di merito per il sonoro,veramente ottimo. Le musiche accompagnano bene durante il gioco è sono abbastanza terrificanti. Bellissima quella nel dialogo finale tra isaac e carver. Anche la localizzazione è buona ed anche migliore dei precedenti secondo me.

 

In conclusione ho apprezzato molto questo terzo capitolo ed anzi lo ritengo addirittura migliore del secondo. Sè non fosse che il primo Dead Space ha fatto storia,la palma di migliore spetta a questo. Ho trovato immeritata la critica della stampa specializzata e di parecchi utenti e non ho visto neanche tutta questa “deriva action” che tutti hanno fatto notare. Alcune componenti potevano essere studiate meglio,come la costruzione delle armi e il numero sfrenato di nemici,cosi come il boss finale che non mi è sembra tanto tosto(ma in compenso durante il gioco cè da sudare). Per il resto non trovo altri difetti,la storia scorre bene ed è apprezzabile, il gameplay è sempre un buon mix tra splatter e horror ed è condito da un level design davvero ottimo. Sè poi mettiamo che anche la componente epica è sempre presente,direi che si tratta della degna chiusura che questa serie meritava(semmai uscirà un quarto capitolo).Promosso a pieni voti.

 

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VOTO:  8.4

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