Recensione Deus Ex: Mankind Divided

Sono passati due anni dal tristemente celebre “aug incident” dove tutta la popolazione potenziata perse il controllo dei propri innesti cibernetici andando a massacrare oltre cinquanta milioni di umani “naturali”. Due anni che hanno inevitabilmente portato caos e incertezza nella società: da un lato troviamo i potenziati che vivono ai margini della società, oppressi dalla polizia e ghettizzati e dall’altra i semplici umani che temono ripercussioni inaspettate nelle loro vite dovute a questa guerra. Le maggiori cliniche che hanno creato i potenziamenti cibernetici (come la limb e la sarif) sono ormai fallite ed anzi si sta cercando di approvare una legge che porti i potenziati ad espiantare i propri innesti. Per contrastare gruppi criminali che vogliono sfruttare questo stato di caos entra in gioco la Task Force 29 di cui fa parte appunto Adam Jensen.

Diciamo subito che la narrazione non tocca le vette del precedente capitolo ma procede con un buon ritmo ed ottima varietà di situazioni e ci da la possibilità in parte di plasmare l’andamento della storia con le nostre scelte; queste scelte morali saranno più del semplice “uccido o non uccido” ed avranno tutte un loro peso specifico. Potranno andare a modificare il prossimo obiettivo di missione e addirittura i rapporti che Adam avrà con altri protagonisti che incontreremo lunga la storia. Punto forte della produzione è sicuramente il background che Eidos Montreal è riuscita a ricreare attraverso un esplorazione e una serie di missioni secondarie di ottima fattura. Ogni location è ben caratterizzata e fitta di dettagli da cogliere; si passa dalla classica raccolta di email da leggere ed ebook da raccogliere a storie di personaggi che incontreremo che racconteranno la loro storia e i loro problemi.

Mankind Divided è un FPS a tutti gli effetti ma che predilige di essere giocato in maniera stealth e con un approccio furtivo come la serie ci ha insegnato. Il sistema di coperture quindi è stato completamente ridisegnato e nell’avanzamento da una copertura all’altra potremo decidere se uccidere o soltanto stordire i nostri avversari. L’arsenale che avremo a disposizione sarà vario e ben caratterizzato: fucile a lunga gittata tranquillante e pistola stordente per l’approccio stealth altrimenti mitragliatori,fucili a pompa e lancia granate per un approccio più violento. L’I.A. certe volte non brilla per varietà di approccio sembrando statica davanti ai nostri movimenti e indecisa sul da farsi. Anche le abilità che Adam avrà a disposizione sono varie e ben studiate anche con alcune novità; l’uso di queste abilità però farà consumare energia che dovremo recuperare con apposite bio celle che troveremo durante il nostro percorso. Novità di questo Deus Ex è poi il crafting dove recuperando materiali potremo andare a potenziare delle statistiche come danno,precisione,rinculo e velocità di ricarica. Quindi il ruolo della fase esplorativa è primario perchè ci permette anche di visitare zone secondarie come appartamenti e aree ben nascoste. Rispetto al precedente capitolo sono state ridotte le boss fight e tranne rari casi gli scontri si potranno concludere con scelte dialettiche ben precise. Insomma siamo di fronte ad un gameplay solido e soddisfacente che ci permette di interagire con personaggi ed ambientazioni in maniera interessante.

Sotto l’aspetto tecnico il motore usato è il Dawn Engine che permette di avere un illuminazione realistica e una resa della ambientazioni davvero di primo ordine. Girando per i quartieri di Praga (ambientazione principale) sia di giorno che di notte si noteranno moltissime chicce e una varietà architettonica che nel precedente capitolo era soltanto un sogno. Anche il leved design è ben studiato con un ottima verticalità e diversi passaggi ed anfratti per variare l’approccio della missione. Altra nota di merito per il comparto audio e l’ottima soundtrack realizzata da Micheal McCann ed un doppiaggio in italiano discreto.

Insomma quello che doveva fare Eidos Montreal era quello di riprendere le buoni basi del precedente capitolo e migliorarle ed ampliarle. L’aspetto esplorativo e le ambientazioni sono un netto passo avanti cosi come un gameplay più solido e gratificante che qualunque sia l’approccio del giocatore, non annoierà mai anche per la varietà di situazioni che ci troveremo ad affrontare. Mankind Divided è quindi un capitolo imprenscindibile sia per gli amanti di questa serie sia per chi ci si vuole affacciare per la prima volta.

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VOTO: 8.8

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