Eventi e fiere di settore: hanno ancora senso?

Questo spunto di riflessione nasce dopo che da un pò di tempo a questa parte (per meglio dire da almeno due anni) molti degli eventi incentrati sul mondo videoludico hanno subito dei cambiamenti enormi.

In questo ambito le fiere di settore hanno sempre rappresentato un palcoscenico imprenscindibile a cui non si poteva assolutamente mancare e che servivano per presentare e promuovere nuove console e nuovi titoli in uscita. Nel corso degli anni eventi come l’E3 di los angeles, la GDC di san francisco, la GAMESCOM di colonia, la PARIS GAMES WEEK e il TOKYO GAMES SHOW hanno rappresentato sempre il fulcro di questa industria. Organizzare un buon evento sul palco era di fondamentale importanza sia come punto di riferimento per i giornalisti che per gli utenti ma anche per la stampa generalista.

Vedere sul palco un dirigente o uno sviluppatore presentare il prodotto in uscita anche dopo anni faceva sognare il giocatore e lo rendeva felice anche senza una data di uscita ben precisa. Passare una notte insonne davanti al monitor per seguire dall’altra parte del mondo una conferenza live per molti potrebbe essere follia ma per i gamer assolutamente no; sapere o sperare che in quel determinato lasso di tempo possa venire presentato un capitolo della tua serie preferita non ha prezzo e vale tutta l’attesa e le ore di sonno perse. Il giorno dopo poter leggere le news e ulteriori informazioni più dettagliate ti rende ancora più felice.

Ma con l’avvento di internet e dei social network l’esigenza di presenziare a questi eventi è venuta sempre meno nel corso degli anni; i costi per parteciparvi sono aumentati a dismisura cosi come è aumentato il tempo necessario a produrre nuovi capitoli e nuove IP. Può capitare che nel corso di due o tre eventi consecutivi i titoli presentati siano sempre gli stessi perchè ancora in fase di sviluppo. Uno dei casi più eclatanti degli ultimi anni è stato quello di Final Fantasty VII remake che era stato presentato la prima volta sul palco dell’E3 di los angeles nel 2015 ed è uscito sugli scaffali dei negozi solo questo mese. Ecco se per quattro edizioni di fila devi presentare lo stesso prodotto con dei semplici filmati o brevissimi gameplay evidentemente il senso di prendere parte a questi eventi viene meno. Siamo arrivati ad un punto che la stessa Sony non ha partecipato all’E3 del 2019 mentre Nintendo come nel suo stile preferisce fare dei direct registrati con annunci brevi.

Il 2020 non si prospetta  migliore visto che il covid 19 ha già fatto annullare praticamente tutti gli eventi in programma che molto probabilmente verranno sostituiti da eventi in streaming. Cosi ci siamo ritrovati con Microsoft che annuncia le caratteristiche di series x tramite un semplice tweet e Sony che presenta l’hw di ps5 con una conferenza in streaming registrata senza pubblico.

Quindi a questo punto sorge una domanda: questi eventi hanno ancora senso di esistere o in un futuro neanche troppo remoto scompariranno?

4 Risposte a “

Eventi e fiere di settore: hanno ancora senso?

  1. Quando vado alle fiere provo sempre quei titoli che probabilmente non comprerò per capire cosa mi sto perdendo. Molti sono indie che mi fanno cambiare idea. Le fiere non ti danno molte news in questa era, però ti fanno divertire. È una bella giornata con amici a parlare di una tua passione.

  2. Si sono d’accordo molte volte le postazioni per provare le novità in uscita hanno delle file interminabili ma
    comunque è un ottima occasione per passare una giornata in compagnia di amici

  3. Ho sempre seguito le maggiori conferenze sin dall’epoca della PS3.
    Mi spiace tantissimo che ormai il trend sia cambiato, ma sinceramente ormai le fiere servono a ben poco.
    Perché spendere milioni di dollari in organizzazione, grafiche, presentazioni quando ora si può fare tutto online ottenendo il medesimo risultato?
    Le prossime maggiori presentazioni del futuro saranno tutte tramite direct e via.

  4. si sono d’accordo alla fine le fiere scompariranno per dare spazio ad eventi organizzati soltanto via streaming

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