God of War | Recensione God of War Playstation 4

Sono passati otto anni dall’ultimo capitolo della celebre saga nata su playstation e il possente Kratos grazie a Santa Monica studio è pronto a tornare sui nostri schermi.

La potenza di questo nuovo GoW si sente già dai primi momenti di gioco dove non saremo soli a completare il nostro viaggio. La moglie di Kratos si è spenta per sempre e per rendergli il giusto omaggio il nostro scopo sarà quello di portare le ceneri della defunta nella vetta più alta dei nove regni come da lei voluto. A farci da spalla avremo il piccolo figlio Atreus e questo segnerà la svolta nel loro rapporto fino a quel momento molto complicato; dovranno parlarsi,confrontarsi e a volte scontrarsi come non avevano mai fatto fino a quel momento.

Appena lasciata la zona della capanna di famiglia faremo subito conoscenza con il combat system tutto nuovo che farà da fulcro a questa avventura con un inquadratura che si è spostata alle nostre spalle assumendo una terza persona molto ravvicinata al protagonista. Inizialmente questo nuovo sistema di telecamera può farci rimanere spiazzati ma dopo pochi minuti sarà tutto molto familiare. Il “leviatano” la possente ascia in dotazione a kratos ci permetterà di sferrare colpi pesanti e leggeri, lanciarla contro i nemici ed avvicinarsi per colpire corpo a corpo oppure immobilizzarli con l’ascia stessa. I nemici adesso hanno una barra della vita e l’hud di gioco ci aiuterà ad imbastire la tattica più efficace contro di loro e in questo potenziare il leviatano proseguendo diventerà fondamentale. Inoltre si potranno investire punti abilità per apprendere nuove tipologie di attacchi e questo renderà gli scontri ancora più spettacolari ed atreus a nostra scelta ci verrà in soccorso con le frecce scagliate dal suo arco. Insomma un combat system cruento,duro,pesante che rende l’idea del dolore inflitto a chi si para davanti a noi.

Alcuni elementi sono tradizionali del genere con un percorso ben preciso da seguire con ambienti però molto più vasti da esplorare e pieni di aree secondarie per raccogliere risorse per il potenziamento e enigmi ambientali che rendono l’esplorazione sempre varia e mai noiosa. Però ad un certo punto GoW cambia faccia e svolta quando si arriva nei pressi del “lago dei nove” aprendosi completamente al giocatore. Un enorme area centrale completamente esplorabile in barca; ai lati abbiamo i portali dei nove regni mentre al centro il tempio di Tyr nodo cruciale dell’avventura che funge da hub verso gli altri regni. Le rive del lago poi sono pieni di punti di attracco da esplorare per poi ripartire verso altre mete. Però tutto questo non significa una virata decisa verso l’open world totale anzi; lo spazio è vasto ma mai dispersivo e su questo sono tutte le componenti di gameplay a guadagnarne. Insomma la struttura di god of war è cambiata e se cercate un titolo lineare a tutti gli effetti dovrete essere consapevoli di questi cambiamenti per godervi l’avventura. In tutto questo quindi la longevità aumenta a dismisura quando si aprono anche gli altri regni oltre a midgard,pieni di attività opzionali anche per l’endgame.

A fare da collante a tutte queste componenti di gameplay poi cè la possibilità di recuperare materiali e risorse che serviranno per forgiare nuovo equipaggiamento e potenziare kratos; potremo forgiare pezzi di armatura e indossandole anche le statistiche miglioreranno come in ogni gioco di ruolo.Scopriremo che ogni armatura ha un suo livello di rarità e di castoni dove sarà possibile applicare rune per scopi specifici; potremo migliorare l’efficacia dei danni,il sistema di accumulo della rabbia e quello della salute.

Tecnicamente God of War si pone come uno dei titoli di punta di ps4 riuscendo a sfruttare più che bene l’hardware a disposizione. I dettagli poligonali sono enormi,cosi come la qualità delle armi e della armature e il dettaglio minuzioso di ogni ambientazione che visiteremo mantenendo sempre un framerate solido. Il sonoro scandisce benissimo l’avventura con temi epici e una recitazione dei protagonisti molto convincente.

Per concludere insomma God of War è un opera maestosa che merita ogni attenzione e quindi tutti i minuti che gli dedicherete. Ogni dettaglio è al proprio posto,ogni elemento di gameplay si unisce alla perfezione alla storia che ci viene narrata e l’epicità si sente in ogni passo che Kratos e Atreus compiranno in questo mondo. L’unica pecca (che però non incide sulla valutazione complessiva) è la mancanza di vere e potenti boss fight come accadeva nei precedenti capitoli. Ma come detto sono dettagli.

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VOTO: 9.2

15 Risposte a “Recensione God of War”

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